Un’errata chiusura delle arcate dentali può provocare disturbi all’apparato masticatorio che si propagano al resto del corpo: cefalee, dolori ai muscoli del collo, tensioni dei muscoli masticatori, rumori fastidiosi vicino l’orecchio durante l’apertura e la chiusura della bocca.
Come si risolvono i disturbi dell’apparato masticatorio?
Per la cura dei disturbi legati a chiusure incongrue delle arcate dentali si eseguono trattamenti specifici e personalizzati che, a seconda dei casi, includono ortodonzia, protesi, infiltrazioni articolari, terapie farmacologiche, fisioterapia, utilizzo di byte (apparecchio dentale da applicare la notte per evitare alcune parafunzioni come il digrignare i denti), intervento chirurgico.
Nei casi in cui i disturbi siano causati da otturazioni errate, anomale posizioni dei denti, ponti e riabilitazioni orali non corrette si interviene con la protesi, che ripristina l’equilibrio masticatorio.
Cos’è la protesi?
In caso di dentatura compromessa a causa di perdita di denti naturali o occlusione non correggibile in altro modo, si realizzano protesi che garantiscono la perfetta riabilitazione delle funzioni legate alla masticazione e un notevole miglioramento estetico.
Protesi fisse e mobili
Le protesi, sostituti artificiali della dentatura naturale, possono essere mobili o fisse.
Le protesi mobili sono sistemi totalmente o parzialmente rimovibili che si applicano, in modo non invasivo, su denti o gengive o con l’ausilio di impianti in caso di scarsa stabilità.
Le protesi fisse sono sistemi non rimovibili che garantiscono stabilità e che si applicano, a seconda dei casi, su denti naturali o su impianti.
Per la massima precisione nel realizzare le protesi, si utilizza una tecnologia CAD-CAM, “progettazione grafica assistita da computer“, grazie alla quale si creano manufatti di elevata precisione e altamente estetici attraverso l’acquisizione digitale e l’elaborazione tridimensionale delle informazioni necessarie a riprodurre fedelmente il manufatto progettato.